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09-01-2020

MIT: firmato decreto interministeriale con riparto fondi TPL.
Alle Regioni 2,2 mld per acquisto bus ecologici
Sono stati stanziati alle Regioni 2,2 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto
pubblico locale e alle relative infrastrutture, sulla base delle disposizioni del Piano Strategico Nazionale della
Mobilità Sostenibile.
L’obiettivo è quello di rinnovare il parco dei bus con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno)
e più moderni riducendo l’età media del parco vetture per migliorare la qualità dell’aria, ricorrendo a
tecnologie innovative in linea con gli accordi internazionali e con le disposizioni normative dell’Unione
Europea.
“In tante città d’Italia - commenta ministra Paola De Micheli - soprattutto nella pianura padana, ma non solo,
è emergenza smog .
Non possiamo permetterci di continuare a respirare aria inquinata e le misure dei comuni da sole non
bastano. Serve una rivoluzione nella mobilità urbana: abbiamo già assegnato 2,2 miliardi alle Regioni per
l’acquisto di nuovi bus ecologici. Altri 400 milioni saranno destinati a breve direttamente alle città assediate
dalle polveri fini. Sono investimenti per l’ambiente e per il futuro” .
Nello stesso decreto – firmato dal MIT di concerto con il Ministero dello sviluppo economico e del Ministero
dell’Economia e delle Finanze – oltre alle modalità di erogazione e ai vincoli di destinazione, sono riportate
anche le diverse graduatorie.
Tali tabelle riguardano l’attribuzione dei punteggi e l’assegnazione delle risorse applicando gli indicatori
previsti dal DPCM, sia per le regioni del Centro - Nord sia del Sud, tenendo conto nell’assegnazione delle
risorse del criterio di proporzionalità rispetto alla popolazione residente nelle Regioni del Sud, previsto
dall’articolo 7 bis del decreto legge n. 243 / 29 dicembre 2016, convertito con modificazioni dalla legge 27
febbraio 2017, n. 18 e della modalità attuativa dello stesso di cui al DPCM del 7 agosto 2017.
Lo stanziamento prevede, inoltre, che alle regioni del Sud sia destinato circa il 35% delle risorse stanziate.
Viene anche stabilito che le risorse assegnate nel primo triennio, sino al 50% del contributo concesso,
possano essere destinate alla realizzazione della rete infrastrutturale per l’alimentazione alternativa (es.
metano, idrogeno, elettrica).
Qui in allegato il documento del MIT con le quote regionali
Immagini:
